La città

Racchiuso ancora oggi dalle mura castellane lambite dal fiume Esino, il borgo si dispone come una sorta di passerella che introduce all’asse viario principale, Corso Vittorio Emanuele, il quale, fino alla sommità della Pieve, è innestato di vie secondarie che portano ai rioni, ognuno con la propria piccola piazza. Vista dall’alto, Esanatoglia sembra vegliata dai sette campanili che ne percorrono il Corso da Porta Sant’Andrea alla parte alta, da dove si esce, attraverso Porta Panicale, verso l’incontaminata vallata di San Pietro. Per la sua forma allungata Esanatoglia era chiamata in passato “città filetta”.

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